Google, Facebook, i nuovi monopoli e gli ideologi della Silicon Valley

Google, Facebook, the New Monopolies and Silicon Valley Ideologues

  • Enrico Pedemonte

Abstract [ita]

Questo articolo affronta i problemi posti dai monopoli di fatto creati dalle piattaforme digitali, soffermandosi in particolare sui casi di Google e Facebook. Queste due aziende hanno assunto una posizione dominante nei settori della ricerca online e in quello dei social network. Da un’analisi dell’attività svolta finora dalle Autorità Antitrust negli Stati Uniti e in Europa emerge la difficoltà di affrontare queste situazioni utilizzando i parametri con cui fino a ieri sono state affrontate le posizioni di monopolio. L’elemento nuovo, rispetto al passato, è costituito dagli enormi archivi dati in possesso di queste aziende: sono le informazioni sugli utenti a dare a Google e Facebook la capacità di fornire servizi sempre più competitivi e personalizzati. Alcuni studiosi ritengono che si debba regolamentare la raccolta dei dati, ridefinire la loro proprietà o addirittura obbligare le aziende dominanti a condividere i dati con i concorrenti. Altri sostengono che debba essere regolamentato il “mercato dell’attenzione”, essendo l’attenzione una risorsa scarsa nell’era dell’informazione abbondante. Altri ancora ritengono invece che nel nuovo mondo del web e delle piattaforme digitali le vecchie categorie dell’economia siano obsolete e che il monopolio sia la naturale e auspicabile tendenza del mercato. Dall’esito di questa battaglia dipenderà l’assetto del potere economico e il ruolo dei consumatori nel prossimo futuro.

Abstract [eng]

This article addresses the issues posed by the de facto monopolies created by digital platforms, focusing in particular on the cases of Google and Facebook. These two companies have assumed a dominant position in the fields of online research and of social networks. An analysis of their activity performed so far by the antitrust Authorities in the US and Europe shows the difficulty of dealing with these situations when applying methods which have traditionally been used to address questions of monopoly. The new element, compared to the past, is constituted by the huge data archives in possession of these companies: it’s the information on users to give Google and Facebook the ability to provide more competitive and customized services. Some scholars believe that it is necessary to regulate data collection, to redefine their property or even to oblige the dominant companies to share data with competitors. Others argue that “attention market” should be regulated, where a consumer’s attention is a scarce resource in the age of abundant information. However others believe that in the new world of the web and digital platforms the old categories of the economy are obsolete and monopolies are the natural and desirable outcome of the markets. The outcome of this battle will depend on the structure of economic power and the role of consumers in the near future.


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Published
2016-07-06
How to Cite
PEDEMONTE, Enrico. Google, Facebook, the New Monopolies and Silicon Valley Ideologues. DigitCult - Scientific Journal on Digital Cultures, [S.l.], v. 1, n. 2, p. 27-34, july 2016. ISSN 2531-5994. Available at: <https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article/view/11>. Date accessed: 21 nov. 2024. doi: https://doi.org/10.4399/97888548960933.
Section
Provocations and Dialogues