La comunicazione nonviolenta e i social media. Due casi di studio

Nonviolent communication and social media. Two case studies

  • Domenico Fiormonte

Abstract [ita]

In questo articolo proponiamo un’analisi della comunicazione e delle interazioni sui social media dalla prospettiva della comunicazione nonviolenta (CNV). Dopo aver introdotto la CNV, ed in particolare l’impianto teorico-pratico dello psicologo, attivista e educatore Marshall Rosenberg, tenteremo di studiare le interazioni social alla luce dei quattro pilastri della CNV individuati da Rosenberg (osservazione dei fatti, identificazione dei sentimenti, espressione delle richieste e riconoscimento dei bisogni). All’analisi della comunicazione di un personaggio dalle posizioni radicali e conflittuali, come Gabriele Rubini (conosciuto come Chef Rubio), affiancheremo lo studio dei meccanismi di delegittimazione ed esclusione dal discorso operati da personaggi ed enti più “istituzionali”, come il giornalista e conduttore televisivo Enrico Mentana. L’idea è quella di studiare l’hate speech e la violenza verbale non come fenomeni autonomi o estranei alla sfera del normale dibattito democratico, ma alla luce dei rapporti di ingiustizia epistemica e delle pratiche di controllo politico del discorso operate dai media e, più di recente, dagli algoritmi. La teoria della comunicazione nonviolenta ci servirà dunque per contestualizzare la violenza verbale sui social nel quadro più ampio dei sistemi di potere, mediatico e simbolico che ordinano i nostri discorsi.

Abstract [eng]

In this article we analyze social media interactions from the perspective of nonviolent communication (NVC). After an introduction on NVC, and in particular the theoretical-practical framework outlined by the psychologist, social activist, and educator Marshall Rosenberg, we will base our study of social interactions on the four pillars of NVC identified by Rosenberg (observation, identifying feelings, identifying needs, and making requests). We will focus our analysis on the communication of an Italian social media influencer with radical and confrontational positions, Gabriele Rubini (aka Rubio), but also the mechanisms of delegitimization and exclusion operated by more “institutional” figures, such as the mainstream journalist and TV anchorman Enrico Mentana. The idea is to study hate speech and verbal violence not as autonomous phenomena alien to the normal democratic debate but considering the relationships of epistemic injustice and the practices of political control of discourse operated by the media and, more recently, by algorithms. Nonviolent communication theory will thus serve us to contextualize verbal violence on social media in the larger framework of media and symbolic power systems that shape our discourses.

Author Biography

Domenico Fiormonte

Università degli Studi Roma Tre

Dipartimento di Scienze Politiche

Via G. Chiabrera 199, 00145, Roma

Published
2024-04-09
How to Cite
FIORMONTE, Domenico. Nonviolent communication and social media. Two case studies. DigitCult - Scientific Journal on Digital Cultures, [S.l.], v. 8, n. 2, p. 57-73, apr. 2024. ISSN 2531-5994. Available at: <https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article/view/252>. Date accessed: 07 oct. 2024. doi: https://doi.org/10.36158/97888929589204.
Section
Articles